giovedì 3 novembre 2011

MOVIMENTI DI PROTESTA PARTE SECONDA

Avevo quindi deciso. Sarei stato il "Pasdar FUS-tigatore"!  
Decisi di strappare G. a Federico A, avevo bisogno di un testimone, qualcuno pronto a dichiarare ai network dopo il mio arresto quello che volevo io.
G., sebbene agorafobico, accettò con entusiasmo di venire a manifestare (l'alternativa era scrostare il calcare dal water con uno spazzolino da denti usato imbevuto di Viakal); manifestare a "favore" o "contro" che cosa non lo sapeva nemmeno lui,  visto che la maggior protesta a cui abbia mai partecipato G. fu in qualità di tifoso dopo la vittoria dello scudetto dell'Inter sul Milan, ad opera di Mourinho, ma era comunque pronto e agguerrito con il suo passamontagna giallo canarino......sì giallo canarino...Vabbè sorvoliamo...

La mobilitazione partiva da una grandissima piazza nel centro di Milano, e quando arrivai rimasi a bocca aperta: centinaia,ma che dico centinaia, migliaia di persone assediavano la piazza.
Tutta quella gente era lì per protestare,  persone come me,  lavoratori dello spettacolo se ne stavano lì e avevano messo la loro faccia in favore della protesta.
Mi avvicinai a quello che doveva essere, vista la stazza, un "macchinista" o forse un "contrabbassista" o forse un "corista" o semplicemente "un attore grasso" e dissi:
"Caspita chi l'avrebbe mai detto! Finalmente siamo tutti insieme! Sei attore? "
"A dire il vero, sono operaio metalmeccanico e piastrellista a tempo perso"
Qualcosa non quadrava... e lo incalzai...
" Tuo fratello, tua moglie, tua madre è nel mondo dello spettacolo e sei venuto a dare sostegno contro i tagli del FUS...?
"I tagli di che?...Ahh ho capito voi siete gli artisti" e continuò come parlando ad un sordo:
"Qui- noi- siamo i "lavoratori";  gli- "artisti "- sono -laggiù..."
In preda allo smarrimento mi girai  ed in fondo, molto in fondo al corteo notai un... baldanzoso trattore.
Sì, un trattore da aratura.
Un trattore coperto di drappi e broccati, resti di sipario, naturalmente rosso come da tradizione e le classiche maschere di cartapesta sorriso-tristezza malamente agganciate al... Sì, all' aratro meccanico.
Dieci forse undici persone con pantaloni neri, lupetto nero a collo alto ( notare che era Giugno!) si ingegnavano con nastri, chiodi  e colla per farlo sembrare "teatrale".

Guardai istintivamente gli altri gruppi attorno al mio, gruppi di centinaia di persone unite ed incazzate  poi guardai il nostro carro di protesta, non che credessi di trovarmi di fronte a tutti gli attori e gli artisti milanesi, ma dieci, undici persone mi sembravano davvero poche...
"Ecco là il gruppo degli attori" fece G. "Siete un po' pochini ma immagino che siamo un po' in anticipo gli altri arriveranno"
"Gli altri siamo noi- io e te-" risposi mesto e affranto.
"Federico il vostro carro è davanti a noi perchè stai andando dalla parte opposta?"
Maledetto G.!
"Coraggio Fede saranno pochi ma se ti aggiungi sembreranno centinaia,  manchi solo tu. "
"Tutto questo lo trovi divertente vero?"
"Immensamente" rispose G.

Mi decisi, passai a testa alta davanti a G. ed avanzai a grandi passi verso il trattore.

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