mercoledì 27 luglio 2011

ODIO I BONGHI!! PARTE SECONDA Una serie di sfortunate coincidenze

 Decisi di rispondere alla provocatoria domanda di Pier con assoluta sincerità..."Mi sto guardando un po' intorno, faccio cose, vedo gente. E' stato un periodo di lavoro intenso e ho deciso di prendermi una pausa per tirare il fiato..."
"Federico di cosa stai parlando?!  Io e Fede abbiamo appena finito il primo anno di scuola, Pierre, non stiamo lavorando..."
A. che tu sia Maledetto!
"Ma lui non sembra uno studente..." dice Pierre riferendosi a me, come a dire, e lo dico con fierezza,  che sembro un "attore fatto e finito"...
"Noo, è che è solo molto, molto più vecchio di noi,  ma sta studiando con me...Piuttosto...Stavo dicendo che Pierre,  sta facendo un film con Michele Madido!"
Pierre si tira indietro con inaspettata modestia:
"Dai A. ma perchè devo mettermi qui a parlare di queste cazzate, godiamoci la serata, suoniamo balliamo..."
Ancora non mi ero ripreso dall' essere stato definito un "Pensionato del teatro" che sentendo la parola "film" l'ho incalzato:
"Com'è recitare in un film?"
D'un tratto volevo sapere tutto di lui.
"Ma niente di che...vai lì tutto il giorno dici tre battue e poi a casa..."
Capisco.Il giovane Pierre ha un piccolo ruolo secondario, ma io voglio sapere:
"I protagonisti chi sono?"
"Io sono il protagonista!"
No, Pierre non ha un piccolo ruolo secondario!
"Capito?! E' il protagonista lui!" dice A. strizzandomi l'occhio.
Invidia! Odore di merda...Intendiamoci : Io credo che l'invidia quando è sana sia...cazzate!
L'invidia non è sana, l'invidia è invidia!
"Sono molto contento per te, spero capiti anche a noi questa occasione prima o poi" 
Visto? Non vi aspettavate da parte mia una risposta così calma e posata.
" Non vedo perchè no, a me è capitato per caso, stavo recitando a New York..."
A New York!
"Quando mi chiama il mio agente..."
Il suo agente!
"E mi dice che Michi stava..."
"Michi?"
"Sì...lo chiamo così Madido. A lui piace, fa più paterno...Michi stava venendo a NewYork per vedermi, ero nervosissimo anche perchè era la prima volta per me...Ti spiace se bevo un po' di rhum, vedo che ti piace!? "
Pierre, non senza difficoltà, mi strappa la bottiglia dalle mani, beve un sorso e si sdraia sul prato:
"Tutto è successo in un lampo: ero a fare surf nel sud della Spagna, mi chiama questa mia ex morosa anche lei attrice, mi dice che le hanno detto che a Milano fanno un provino top-secret per un teatro, ma lei conosce il produttore e mi fa chiamare. Vado là, mi imparo un monologo, mi fanno spogliare nudo e  senza farmi recitare nulla mi prendono.  Capisco che sono in una produzione della madonna e che giro mezzo mondo...poi vinco un premio che sinceramente non ricordo come... miglior "attore giovane" mi pare. Parto per New York e arriva in volo Michi, mi provina in un ristorante italiano, che paga lui, e mi prende per il film..."
 Attimi di smarrimento e infine dico:
"Come si chiamava lo spettacolo?"
"Nudi alla Meta"
Pierre si alza e corre a prendere una birra. Vuoto. Guardo nel vuoto, non sento più nulla, solo l'odore di una grande, immensa, merda. 
Davanti a me ho Pierre Franchetti, ecco chi è! Dicono sia straordinario, intenso. Nello spettacolo interpreta il difficile ruolo del  fratello muto del protagonista che oltre a questo handicap combatte anche una pesante forma di priapismo...
Non fate quella faccia! Mi rendo conto suoni strano...ma avendo ormai il teatro raccontato tutto e dovendo competere con altre forme di comunicazione come la televisione e il cinema, non è poi così assurdo che sul palcoscenico si parli di priapismo.
Insomma: tra un protagonista  a teatro il cui conflitto interiore  è combattere contro erezioni perenni e dolororse e vedere una "maggiorata" del piccolo schermo abbaiare mentre  interpreta Ofelia preferisco di gran lunga il primo! E anche voi lo preferite, su, non siate iprocriti!
"Vuoi dell'lsd?" 
A. si avvicina a me, estrae una bustina dal pantalone safari e mi strizza l'occhio, che a quel punto sì, ho capito essere un tic da astinenza.
Io non faccio uso di droghe. Purtroppo. 
Sto per rifiutare getilmente l'offerta quando ho un illuminazione! Mi paralizzato, non riesco a proferire parola, gli occhi mi si riempiono di lacrime, provo una vergogna feroce.
"Qualcosa non va?"
"Oddio nooo!"
" Federico, ho voluto che tu parlassi con Pierre, per farti capire che a volte nella vita ci vuole una buona dose di fortuna. Non mi sembra il caso di piangere. Non capisco. Perchè fai quella faccia?"
"Mi sono seduto su una merda di cane!"
Ecco che cos'era quell'odore costante! Ed io che credevo fosse un'allucinazione da visione profetica.
Era merda! Merda vera!
Mi alzo di scatto mentre A. ride!
"Vedi parlavamo di fortuna e tu ti siedi su una merda...che vuoi di più!?"
"Prendere un bongo e dartelo in testa! Aiutami... !"
Ci raggiunge Pierre che senza proferire parola apre il suo zaino e mi porge un paio di bellissimi pantaloni di lino, che avevo già addocchiato in una vetrina ma che avrei dovuto vendere un rene per avere...
"A me non servono prendili pure..."
"Pierre, davvero, non vorrei rovinarteli sono stupendi costano un sacco..."
"Fede prendili, tanto ci rivediamo e me li puoi ridare"
Sì, mi sforzai di promettere a me stesso, sì , non avrei fatto "Quello che fa finta di niente, quello  che si dimentica e se li tiene" ma glieli avrei ridati. Un giorno.
Forse.
Pierre si era rivolto a me come ad un amico di vecchia data... un amico, sincero, leale autentico...
Era candidato a diventare il mio attore preferito.
"Grazie Pierre"
Mi cambio velocemente i pantaloni, e controllando il terreno mi siedo accanto a Pierre, mentre A., già pieno della sua dose, insegue fate e folletti per i prati...
"Grazie Pierre. Posso dirti una cosa?"
"Dimmi..."
"Ho sentito parlare moltissimo di "Nudi alla Meta" e ti trovo un attore "straordinario"..."
"Mi dicono di diffidare sempre da quelli che mi definiscono "strordinario" perché di solito mentono..."
"Davvero?!"
"Comunque va bene lo stesso..."
" No ma io lo penso: ho letto le critiche, ne ho sentito parlare...anche se non l'ho visto"
Noi attori ci lamentiamo della mancanza di spettatori a teatro ma siamo i primi a non andarci...
Pierre mi sorride e dice:
"Ti dovresti rilassare un po' sai Fede...io dico sempre che la vita è una sola e dobbiamo godercela"
"Perbacco Pierre, che osservazione originale!"
"Grazie"
Il mio nuovo migliore amico sarà anche una promessa del teatro, ma certo non brilla per autoironia.
Mi stendo accanto a lui a osservare le stelle...
Silenzio. 
La festa sta per concludersi, tutti sono mollemente adagiati sul prato, i bonghi finalmente tacciono...Solo un immenso  e pigro silenzio tra noi due.
Quando tra amici si crea silenzio,  immagino  che per molti di voi stia a significare forte empatia e confidenza,  ecco:  per me è come l'estrazione di un molare senza anestesia, pesante!
Vivo di parole, e parlando morirò...
Quindi mi rialzo cercando di non disturbarlo, e gli sussurro un 
"Grazie Pierre"
"Di cosa?"
"Dei pantaloni e...grazie per questa sera."
Faccio per andarmene, ma invece di starmene saggiamente zitto, "sento" di dovergli dire qualcos'altro...
"Sai Pierre, grazie a te mi sono messo un po' in pace con qualcosa che mi perseguitava"
"Cosa?"
"La fortuna... non riuscivo ad accettare che ci volesse anche una buona dose di fortuna nel nostro lavoro, e tu te la meriti. Hai studiato tanto, ti sei impegnato, hai talento e hai avuto anche fortuna,  come hai cominciato?"
"Sono perito meccanico"
"Sì. Ma il diploma di attore dove l'hai preso?"
"Quale diploma?"
" Avrai fatto dei corsi di recitazione chessò,  il Centro Sperimentale di Roma?"
"No"
"Dei laboratori di specializzazione?"
"No. Ti ho detto che è accaduto tutto in un lampo...facevo l'istruttore di windsurf nel sud della Spagna, ma mi ero rotto le palle, allora ho detto alla mia ex che volevo fare l'attore che mi sembrava il lavoro per me, perchè si viaggia, si fanno un sacco di soldi ..più soldi li fai al cinema che in teatro devo dire, sei d'accordo anche tu!?... Però col teatro sono stato in mezzo mondo, quindi va bene lo stesso...Fede ma che hai? Sei rosso in viso ti senti bene?"
NO. Non mi sento bene:
" Pier tu mi stai dicendo che ti sei alzato una bella mattina e ti sei chiesto:" Che cazzo faccio oggi? Trovato! Faccio l'attore!" ? "
"Bhè c'ho pensato un po' prima...."
" Io che ho deciso fin da piccolo di fare questo mestiere, ho lavorato per anni con  compagnie di teatro amatoriale, poi sono entrato in Accademia..."
"Ma la vostra non è un' "Accademia"..."
"Fammi finire! Lavoro dalle nove del mattino fino alle dieci di sera, ballo canto, interpreto, mi faccio fustigare da un maestro di teatro giapponese che mi vuole vedere morto,  se faccio tutto questo sarei un coglione?!"
"Ma no, non l'ho mai detto?"
"E' il tono che hai! Il tono!!!"
"Ma quale tono?"
"Senti. Io ho un rapporto molto sereno con l'invidia, te lo giuro, invidio dichiaratamente chiunque  faccia più di me. Ma se devo pensare che oltre alle frustrazioni con le quali combatto giorno per giorno nel confronto costante con attori professionisti molto più bravi di me, va ad aggiungersi anche quella per un maestro di surf che probabilmente  può dire di aver iniziato la sua carriera come attore in "Nudi alla Meta" perchè ha un organo sessuale di notevoli dimensioni, questo mi fa incazzare!"
 "Non ti seguo.."
"Va a fan culo! mi segui adesso?! Mi devi perdonare Pierre, non ce l'ho con te davvero...ma come diavolo fai a non capire? Io non potrei fare un trapianto di cuore se non fossi un dottore, non potrei fare il pubblico ministero se non fossi laureato in legge, non potrei fare il panettiere se non sapessi fare il pane!!! Mentre nel nostro lavoro anche mia nonna, se un giorno si svegliasse particolarmente ispirata potrebbe andare a fare un casting per il cinema, per la pubblicità, per il teatro! Potrebbe passare il provino e dire "CAZZO SONO UN ATTRICE"!!!..."
"Comunque io sono normodotato..."
"Me ne vado...i pantaloni..."
"Puoi tenerli, tanto mio padre è a capo dell'azienda che li fabbrica..."
"PURE!?"
 Mi allontanai a passo sostenuto e senza voltarmi indietro.
"Non c'è alcun senso!" mi dicevo "Alcun senso...Posso anche accettare che la fortuna, meglio: il caso governi le vite di ognuno di noi, le assoggetti, le renda schiave, ma se nemmeno studiando una persona ha la certezza di avere un' "eccellenza" in più rispetto ad altri, un lasciapassare, un diritto,  allora, che si studia a fare...?"
La tristezza prese poi il posto della rabbia e raggiunsi la calma.
Mi fermai. Volevo tornare indietro a scusarmi.
Come spesso mi capita, non riuscivo più a distinguere se le mie erano delle giuste posizioni o invece avevo fatto quella scenata per invidia e gelosia.
Non riuscivo ad accettare che Pierre da maestro di surf con tutta probabilità, dopo aver recitato in uno spettacolo di successo e poi protagonista di un film importante, sarebbe riuscito ad avere una posizione che io potevo soltanto sognare e tutto per una serie di "fortunate coincidenze".
Chi non vorrebbe una volta nella vita che qualcosa accadesse in modo facile? Chi ai giorni nostri può dirsi soddisfatto e di aver raggiunto quello che voleva seguendo una strada di sacrifici?
Non se ne esce, non ci sono risposte, e la vita non è poi così lunga da ricominciare continuamente daccapo.
Forse potrei imparare a suonare i bonghi e azzerare il cervello?
Forse mio gentile amico, non hai scelta. Decidesti allor di rischiar e tosto rischi. Di tornàr sui passi tuoi non è  più tempo...
Grazie Dorimandt... Un bel respiro su... Un sorriso beffardo, mi pongo sul confine, senza paura,  lascio tutto dietro le mie spalle, davanti a me un mondo fantastico, supero la linea e Puf!
La realtà non esiste più...



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